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Sistema Nazionale di Allerta Precoce sulle Sostanze Psicoattive (SNAP)

Sistema Nazionale di Allerta Precoce sulle Sostanze Psicoattive (SNAP)

CAMPO D’AZIONE: Strutture di intermediazione e trasferimento tecnologico

Il progetto “Sistema Nazionale di Allerta Precoce sulle Sostanze Psicoattive” (SNAP) è stato realizzato dal Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medicolegali e dell’Apparato Locomotore dell’Università di Roma Sapienza, Unità di Ricerca di Tossicologia Forense (UO3), in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità (UO1), gli Istituti Clinici Maugeri di Pavia (UO2) per supportare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel promuovere e realizzare, in modo coordinato e sinergico, gli opportuni interventi terapeutici in urgenza e per il follow-up clinico di soggetti intossicati da nuove sostanze psicoattive (NPS). Recentemente è stato potenziato con la creazione di altre tre unità operative dislocate nel territorio nazionale: il Dipartimento di Sanità di Pubblica dell’Università Politecnica delle Marche (UO4), L’Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia (UO5), la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga della Guardia di Finanza (UO6).

Fasi Snap

PAROLE CHIAVE: New psyscoactive substances (NPS), Neuropharmacology,  Drug Misuse, Drug Abuse, ChemSex Phenomenon; Drug Trends; New drug controls; Substance use disorders; Healthcare; Public health.

 

DESCRIZIONE DELL’IMPATTO 

 Il personale accademico di riferimento impegnato attualmente nel progetto, che sarà attivo nel triennio 2021-2024,  seguente:

prof. Enrico Marinelli (medico, professore associato, responsabile scientifico della UO 3);

prof. Simona Zaami (medico, professore associato); 

dott. Jeremy Carlier (biologo, fruitore di contratto di ricerca); 

dott. Anastasio Tini (biologo, fruitore di contratto di ricerca)

Il caso studio è classificabile all’interno della categoria “Strutture di intermediazione e trasferimento tecnologico” presenta le seguenti caratteristiche ed obiettivi salienti:

Supporto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per gli opportuni interventi terapeutici in urgenza e per il follow-up clinico di soggetti intossicati da nuove sostanze psicoattive (NPS), svolgendo inoltre le seguenti attività:

  • Analisi chimico-tossicologiche di secondo livello.
  • Svolgimento di analisi chimico-tossicologiche per farmaci e droghe di abuso in caso di intossicazioni acute 
  • Svolgimento di analisi chimico-tossicologiche, ove richiesto, sui riscontri diagnostici delle aree vaste 1 e 2.
  • Raccolta dei campioni biologici da tutto il territorio nazionale per i pazienti con intossicazione sospetta/accertata da NPS per i necessari accertamenti analitici.
  • Diagnosi analitica accertata di ogni singolo caso (in urgenza e non): diagnosi analitica completa, di II livello, con identificazione delle molecole in causa ed esclusione delle molecole in grado di determinare effetti clinici simili; identificazione e implementazione delle capacità analitiche per la ricerca di NSP in relazione alle variazioni continue di queste sostanze.
  • Valutazione critica di ciascun caso di intossicazione da NPS per la corretta correlazione caso clinico/sostanza.
  • Formazione clinica e analitica rivolta ai servizi d’urgenza del SSN.
  • Relazione (sotto forma di analisi in urgenza, advice clinico tossicologico, ecc.) con i servizi del SSN locali (nord Italia, Centro Italia e Sud Italia) quali  servizi di Pronto Soccorso, Centri Antiveleni (CAV) e servizi di Medicina Legale.
  • L’Unità di Ricerca di Tossicologia Forense afferente al Dipartimento SAIMLAL rappresenta la Unità Operativa 3 (UO3) del Sistema di Allerta Precoce. L’attività comporta parallelamente un assiduo impegno nella ricerca in tema di analisi e caratterizzazione, studi di metabolismo e tossicità delle NPS. La predetta unità, operante nel Dipartimento SAIMLAL; ha maturato negli anni i requisiti necessari per l’area di biotossicologia, indicati nell’Indagine conoscitiva per l’individuazione di strutture idonee a collaborare al Progetto dell’Istituto Superiore di Sanità ‘Sistema Nazionale di Allerta Precoce – SNAP’ per il Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto in possesso di pregressa e comprovata esperienza nella valutazione bioanalitica e chimico fisica presso banche dati internazionali di Nuove Sostanze psicoattive (individuate per la prima volta nell’ambito dell’Unione Europea) e di nuovi trend di utilizzo di sostanze d’abuso classiche.

L’impatto in termini di tutela della salute si articola nei seguenti campi:

  • Identificazione delle intossicazioni da NPS attraverso il network dei servizi d’urgenza del SSN con le Unità di tossicologia clinica, in quanto ha svolto le seguenti attività:
  • Identificazione delle cause di psicosi acuta da NPS attraverso un network di SPDC e SERD del territorio nazionale e attraverso diagnostica su matrici non usuali (es. matrice cheratinica).
  • Implementazione continua del network di servizi d’urgenza del SSN che collaborano con il CAV e con il sistema SNAP.
  • Raccolta delle consulenze cliniche da tutto il SSN (servizi d’urgenza) relative a casi clinici di intossicazione accertata/sospetta da NPS e loro inserimento in specifico data-base.
  • Segnalazione delle intossicazioni accertate da NPS al sistema.
  • Implementazione di data-base con le informazioni specifiche su intossicazioni e NPS.
  • Caratterizzazione delle intossicazioni da NPS in relazione ai parametri clinici e analitici su matrici biologiche convenzionali e non convenzionali (es. matrici cheratiniche), fornendo consulenza clinico tossicologica per pareri, osservazioni e supervisione alla stesura di informative, pre-allerte, allerte e rapporti tecnici in relazione alle esigenze del sistema, anche in funzione dell’inserimento delle NSP nelle Tabelle delle Sostanze Stupefacenti e Psicotrope ai fini del loro tempestivo aggiornamento.

In particolare l’impatto dell’attività della struttura del Dipartimento SAIMLAL coinvolta nel progetto (U.R. di Tossicologia Forense) è misurato attraverso i seguenti indicatori:

  • Numero di allerte, suddivise per grado
  • Numero di report clinici su NPS
  • Numero comunicazioni EMCDDA (Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze)
  • Numero informative alle Forse dell’Ordine
  • Numero note tecniche

Le azioni prodotte consistono in:

  • Allerte (di grado 1, 2 o 3 a seconda del livello di allarme) 
  • Report clinici su NPS
  • Comunicazioni EMCDDA 
  • Informative alle Forze dell’Ordine 
  • Note tecniche

 

INDICATORI DI IMPATTO ECONOMICO 

Il progetto determina un significativo aumento delle risorse destinate alla ricerca in virtù di collaborazioni attivate (sono in essere due contratti di lavoro autonomo specificamente finalizzati al progetto e alle attività di ricerca correlate). 

Il valore economico e il pubblico interesse del sistema di monitoraggio nazionale è desumibile inoltre dalla evidente ricaduta economica sul sistema sanitario nazionale sia in termini di integrazione di particolari tipologie di soggetti a rischio e fragili, sia di riduzione dei costi connessi al trattamento ed al recupero di soggetti assuntori di sostanze d‘abuso attraverso un approccio di carattere preventivo, di monitoraggio e di allerta precoce.

INDICATORI DI IMPATTO SOCIALE 

A seguito delle  segnalazioni ricevute in entrata, seguendo la procedura operativa per l’attivazione delle misure di sicurezza per la salute concordata tra il Dipartimento Politiche Antidroga e il Ministero della Salute,sono stati fino ad oggi elaborati pareri per l’aggiornamento delle tabelle presenti nel DPR n.309/90 riguardanti molecole appartenenti alla classe degli oppioidi sintetici, cannabinoidi sintetici, fenetilamine, catinoni sintetici,  benzodiazepine, indolalchilamine, aricicloesilamine, arilalchilamine, piperazine, piante, pirrolidine e altre classi, costituenti nel complesso il flusso informativo in uscita.

Particolarmente significativo è l’impatto sociale in termini di tempestività di aggiornamento delle tabelle annesse al DPR n. 309/90 – Testo Unico in materia di stupefacenti (target principale raggiunto) ai fini di una efficace opera di contrasto all’ingresso nel mercato del consumo degli stupefacenti di nuove sostanze d’abuso.

Il secondo target è quello della penetrazione presso l’opinione pubblica del tema delle sostanze d’abuso non convenzionali, che ha visto emergere questi temi, anche attraverso l’opera del Sistema di Allerta Precoce, all’attenzione della stampa nazionale sia convenzionale che on line (es. sulla potenzialità letale dell’octafentanil e dei fentanili in generale).

INDICATORI DI IMPATTO CULTURALE 

I dati suindicati confermano che il caso studio ha avuto ed ha un significativo impatto economico, sociale e culturale. Grazie alla realizzazione della piattaforma informatica “SNAP – Sistema Nazionale di Allerta Precoce”, per la gestione delle segnalazioni in entrata ed uscita, è stato possibile in questi anni ottimizzare la raccolta, la gestione e lo scambio delle informazioni tra enti nazionali e internazionali, quali i Centri Collaborativi sul territorio Nazionale e l’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona (European Monitoring Centre for drugs and drug addiction, EMCDDA).  

E’ stato quindi possibile individuare e implementare le misure idonee al superamento delle criticità di sistema.

Criticità 1: le metodiche di screening tradizionalmente impiegate per la rivelazione di droghe basate su tecniche immunologiche risultano inefficaci per l’identificazione analitica in matrici sia non biologiche che biologiche di una varietà di strutture chimiche associate alle NSP

Necessità 1: per il superamento di questa problematica sono stati sviluppati (in particolare presso la struttura di Roma Sapienza) metodi analitici con tecniche di cromatografia liquida o gassosa accoppiata a spettrometria di massa, possibilmente ad alta risoluzione.

Criticità 2: la capacità del sistema di intercettare velocemente e capillarmente sul territorio nazionale intossicazione e/o decessi correlati al consumo di NSP è limitata dalla rappresentatività territoriale dell’unità di tossicologia analitica stessa (su più di 75 casi intossicazione il 66% proveniva da regioni del nord, il 29% dal centro e solo il 5% dal sud).

Necessità 2: per il superamento di questa problematica è emersa la necessità di aumentare le unità di tossicologia analitica garantendo una loro copertura del territorio nazionale, al fine di superare sia le difficoltà organizzative (es. spedizione di campioni che richiedono una catena di custodia complessa e costosa, soprattutto quando sottoposti ad inchieste giudiziarie) sia quelle legate alla latenza tra l’intossicazione e l’elaborazione della segnalazione.

 

VALORE AGGIUNTO PER I BENEFICIARI 

Il caso di studio ha prodotto e continuerà prevedibilmente a produrre valore aggiunto per una platea molto ampia e diversificata di beneficiari (enti pubblici/privati, istituzioni pubbliche, comprese quelle governative, enti locali, imprese, associazioni, cittadini, studenti) attraverso convegni tematici che ha visto coinvolta la struttura di Sapienza come organizzatrice o partecipante, seminari interdisciplinari per studenti organizzati da esponenti del Dipartimento SAIMLAL, flussi di informazioni in uscita verso strutture del SSN, forze dell’ordine impegnate nel contrasto al traffico degli stupefacenti, strutture governative competenti ai fini delle politiche antidroga, assicurando un aggiornamento in tempo reale.

Un ulteriore valore aggiunto è rappresentato dal raggiungimento di un alto livello quali/quantitativo dei risultati degli accertamenti tossicologici in tema di analisi delle sostanze d’abuso. Questo obiettivo viene assicurato non solo dall’utilizzo di metodiche e tecniche largamente sperimentate, ma anche dalla possibilità di disporre di standard analitici di riferimento idonei e in linea con le NPS più diffuse in un determinato arco di tempo sul territorio nazionale ed internazionale. Il progetto “NPS-LABVEQ”, lanciato nel precedente triennio, offre la possibilità di ricevere standard analitici delle NPS con la finalità di implementare la performance e la capacità metodologica dei laboratori afferenti ai Centri Collaborativi dello SNAP, di mettere a punto metodiche per la determinazione delle NPS in matrici convenzionali e non convenzionali (matrice cheratinica e saliva), e di partecipare programmi di valutazione esterna di qualità per la ricerca di NPS in matrici biologiche.

PUBBLICAZIONI

Altro indicatore di qualità è stato il numero di pubblicazioni in tema di aspetti bioanalitici sulle sostanze d’abuso, specie quelle di nuovo consumo, su riviste di respiro internazionale dotate di fattore di impatto, tra cui le seguenti più significative:

Contatti

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Prof. Enrico Marinelli
Responsabile della U.R. di Tossicologia Forense
Dipartimento SAIMLAL
T 0649912775